Il prossimo 9 luglio, presso il Monastero dei Benedettini di Catania, si terrà l’evento di lancio della Catania Local Platform, un gruppo di stakeholder (professionisti nel settore edile, attori del mercato immobiliare, sindacati, associazioni, autorità locali etc.) che supporterà la diffusione di interventi di deep renovation in città.
I dati del censimento ISTAT 2011 ci dicono che a Catania l’87,8% degli edifici residenziali è stato realizzato prima del 1981, anno in cui la città è entrata ufficialmente in zona sismica. In più, il 95,2% degli edifici residenziali è stato realizzato prima del 1991, anno dell’emanazione della L.10/91, prima legge sul contenimento dei consumi energetici degli edifici.
A partire da questi dati, si può ipotizzare che il patrimonio edilizio catanese presenti forti margini di vulnerabilità in termini di sicurezza sismica e di inefficienza energetica, e che un terremoto particolarmente intenso renderebbe insostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale qualunque intervento di riqualificazione degli edifici. Questo significa che, soprattutto a Catania, le azioni di rinnovamento energetico devono essere accoppiate ad interventi di miglioramento sismico.
Per affrontare questa sfida, la Catania Local Platform si impegnerà a lavorare in modo sinergico e collaborativo con il progetto e-SAFE, per rendere la sicurezza sismica e l’efficienza energetica un interesse di tutti e non di pochi.